Divulgamos com muito prazer este evento que vai começar neste domingo que vem na nossa cidade:
Sguardi latinoamericani
Rassegna cinematografica
Castello D'Albertis
a cura del Coordinamento Ligure Donne Latinoamericane (Colidolat), in collaborazione con le Ambasciate di Guatemala e Venezuela, i Consolati di Ecuador e Perú
Al di là delle frontiere della immaginazione, l’anelito umano è portato a proiettare le proprie radici e ad esprimere la sua evoluzione attraverso le creazioni, ed è così che nasce questa rassegna, che ha come obiettivo il far conoscere la cultura latinoamericana attraverso documentari, film e dibattiti,
che saranno proiettati con scadenza mensile nelle giornate dedicate a tali eventi.
Proporremo un programma che seguirà diversi percorsi: la storia dei popoli dell’America Latina; la musica; oltre a tematiche politiche e sociali di grande attualità.
Domenica 12 Ottobre
Giornata di apertura
La rassegna si apre con alcuni documentari sulle civiltà precolombiane e sui diversi popoli indigeni che vivono nell’area delle foreste tropicali e che mai come oggi riemergono come protagonisti della storia. Il XX secolo è stato infatti il secolo dell’uscita dei popoli indigeni amerindiani dall’emarginazione storica cui erano stati costretti dalla conquista, una uscita timida nei primi decenni del secolo e via via più vigorosa fino a giungere maturità con la Campagna dei 500 anni di resistenza indigena, negra e popolare celebrata nel 1992 in occasione dell’anniversario dei 500 anni della cosiddetta “scoperta” dell’America.
Ore 10-13
Saluti e introduzione della rassegna
Maria Camilla De Palma, direttore Castello D’Albertis, Graciela Del Pino, presidente Colidolat, Tanya González e María Eugenia Esparragoza, curatrici della rassegna, Colidolat
Popoli, amor e…libertad
“Astros y Ancestros” di Gyula David. Ecuador. Documentario. Spagnolo.
48 min.
Una ricca narrazione animata sulla storia delle popolazioni precolombiane della selva, delle Ande e della costa sudamericana, dal periodo del paleoindiano, alla cultura Valdivia, fino alla civiltà incaica e alla Conquista, attraverso la presentazione delle tecniche di caccia, della industria litica, della coltivazione del mais e del cotone, dell’oreficeria e della ceramica. Un ampia panoramica che spazia tra i prodotti, i rituali, i commerci, le relazioni e gli episodi della storia fino all’arrivo di Pizarro e alla capitolazione dell’Inca.
“Sipán: el descubrimiento”. Perú (2004). Spagnolo.
54 min.
Uno degli scavi archeologici più importanti del XX secolo nella versione di Walter Alva, l’artefice della scoperta scientifica, che presenta lo splendore e il mistero delle magnifiche tombe preincaiche mochica.
Ore 13 - 14
Buffet in caffetteria con specialità latinoamericane, in collaborazione con Garisenda Ricevimenti e Segreti e Sapori (€ 12, bevande incluse).
Ore 14 – 18
“Yanomami Owë Mamotina” (Hand-made paper project / Proyecto de papel hecho a mano) di Laura Anderson Barbata (2002). Venezuela. Sottotitoli in inglese.
9 min.
Gli Yanomami dell’Amazzonia, una delle popolazioni al mondo che mantiene forme di vita più ancestrali, presentano il progetto Yanomami Owë Mamotima attraverso il quale fabbricano carta utilizzando fibre locali e materiali riciclati.
“Marangmotxíngmo mirang” (De los niños Ikpeng para el mundo) di Natuyu Yuwipo Txicão, Kumaré Txicão, Karané Txicão (2001). Sottotitoli in spagnolo.
35 min.
Videolettera fatta da tre ragazzi Ikpeng in cui, attraverso una passeggiata nel loro villaggio, mostrano i propri costumi e la propria comunità affinché i loro coetanei del mondo conoscano la loro realtà.
L’identità plurale delle Americhe:
“Salto al Atlántico” di María Eugenia Esparragoza (1990). Venezuela. Sottotitoli in italiano.
30 min.
La prima esperienza di contatto tra africani e discendenti di africani in Latinoamerica attraverso un film: un’impresa pioneristica della comunicazione fra continenti, in quanto ha permesso che dei popoli -da secoli separati in conseguenza della tratta degli schiavi- si confrontassero e si inviassero dei messaggi. Ancora oggi vi sono infatti gruppi che portano avanti le rivendicazioni dei diritti degli afro-discendenti in Sudamerica, tra essi citiamo ad esempio i morenos in Ecuador, i quilombolas del Brasile e i gruppi del Suriname.
Seguirà dibattito moderato da Luisa Faldini (Università di Genova) alla presenza della regista.
Ore 16 – 18
Per i bambini, in contemporanea alla proiezione del film, narrazioni di fiabe indigene latinoamericane a cura di María Luisa Gutiérrez, Gregoria Díaz e Manuela Magalhães.
Mayela Barragán (Colidolat) introduce alla visione del film:
“Manuela Sáenz” di Diego Rísquez (2000). Venezuela. Sottotitoli in inglese.
97 min.
L'amante di Simón Bolívar, liberatore di cinque nazioni sudamericane, divenne figura mitologica di donna latinoamericana per la sua personalità, il carisma e le valorose azioni, che la fecero chiamare “la Libertadora del Libertador”, raggiungendo un ruolo di protagonista all’interno del processo di indipendenza dell’America del Sud. Ecuadoriana di Quito, si legò all’eroe venezuelano, visse in Colombia e finì i suoi giorni in Perú, durante il tramonto del sogno federalista bolivariano.
*Un particolare ringraziamento a Videosistem Genova.
Ingresso libero
La rassegna si apre con alcuni documentari sulle civiltà precolombiane e sui diversi popoli indigeni che vivono nell’area delle foreste tropicali e che mai come oggi riemergono come protagonisti della storia. Il XX secolo è stato infatti il secolo dell’uscita dei popoli indigeni amerindiani dall’emarginazione storica cui erano stati costretti dalla conquista, una uscita timida nei primi decenni del secolo e via via più vigorosa fino a giungere maturità con la Campagna dei 500 anni di resistenza indigena, negra e popolare celebrata nel 1992 in occasione dell’anniversario dei 500 anni della cosiddetta “scoperta” dell’America.
Ore 10-13
Saluti e introduzione della rassegna
Maria Camilla De Palma, direttore Castello D’Albertis, Graciela Del Pino, presidente Colidolat, Tanya González e María Eugenia Esparragoza, curatrici della rassegna, Colidolat
Popoli, amor e…libertad
“Astros y Ancestros” di Gyula David. Ecuador. Documentario. Spagnolo.
48 min.
Una ricca narrazione animata sulla storia delle popolazioni precolombiane della selva, delle Ande e della costa sudamericana, dal periodo del paleoindiano, alla cultura Valdivia, fino alla civiltà incaica e alla Conquista, attraverso la presentazione delle tecniche di caccia, della industria litica, della coltivazione del mais e del cotone, dell’oreficeria e della ceramica. Un ampia panoramica che spazia tra i prodotti, i rituali, i commerci, le relazioni e gli episodi della storia fino all’arrivo di Pizarro e alla capitolazione dell’Inca.
“Sipán: el descubrimiento”. Perú (2004). Spagnolo.
54 min.
Uno degli scavi archeologici più importanti del XX secolo nella versione di Walter Alva, l’artefice della scoperta scientifica, che presenta lo splendore e il mistero delle magnifiche tombe preincaiche mochica.
Ore 13 - 14
Buffet in caffetteria con specialità latinoamericane, in collaborazione con Garisenda Ricevimenti e Segreti e Sapori (€ 12, bevande incluse).
Ore 14 – 18
“Yanomami Owë Mamotina” (Hand-made paper project / Proyecto de papel hecho a mano) di Laura Anderson Barbata (2002). Venezuela. Sottotitoli in inglese.
9 min.
Gli Yanomami dell’Amazzonia, una delle popolazioni al mondo che mantiene forme di vita più ancestrali, presentano il progetto Yanomami Owë Mamotima attraverso il quale fabbricano carta utilizzando fibre locali e materiali riciclati.
“Marangmotxíngmo mirang” (De los niños Ikpeng para el mundo) di Natuyu Yuwipo Txicão, Kumaré Txicão, Karané Txicão (2001). Sottotitoli in spagnolo.
35 min.
Videolettera fatta da tre ragazzi Ikpeng in cui, attraverso una passeggiata nel loro villaggio, mostrano i propri costumi e la propria comunità affinché i loro coetanei del mondo conoscano la loro realtà.
L’identità plurale delle Americhe:
“Salto al Atlántico” di María Eugenia Esparragoza (1990). Venezuela. Sottotitoli in italiano.
30 min.
La prima esperienza di contatto tra africani e discendenti di africani in Latinoamerica attraverso un film: un’impresa pioneristica della comunicazione fra continenti, in quanto ha permesso che dei popoli -da secoli separati in conseguenza della tratta degli schiavi- si confrontassero e si inviassero dei messaggi. Ancora oggi vi sono infatti gruppi che portano avanti le rivendicazioni dei diritti degli afro-discendenti in Sudamerica, tra essi citiamo ad esempio i morenos in Ecuador, i quilombolas del Brasile e i gruppi del Suriname.
Seguirà dibattito moderato da Luisa Faldini (Università di Genova) alla presenza della regista.
Ore 16 – 18
Per i bambini, in contemporanea alla proiezione del film, narrazioni di fiabe indigene latinoamericane a cura di María Luisa Gutiérrez, Gregoria Díaz e Manuela Magalhães.
Mayela Barragán (Colidolat) introduce alla visione del film:
“Manuela Sáenz” di Diego Rísquez (2000). Venezuela. Sottotitoli in inglese.
97 min.
L'amante di Simón Bolívar, liberatore di cinque nazioni sudamericane, divenne figura mitologica di donna latinoamericana per la sua personalità, il carisma e le valorose azioni, che la fecero chiamare “la Libertadora del Libertador”, raggiungendo un ruolo di protagonista all’interno del processo di indipendenza dell’America del Sud. Ecuadoriana di Quito, si legò all’eroe venezuelano, visse in Colombia e finì i suoi giorni in Perú, durante il tramonto del sogno federalista bolivariano.
*Un particolare ringraziamento a Videosistem Genova.
Ingresso libero
Mercoledì 19 Novembre
La forza della musica
Ore 10 - 11.30
Proiezione destinata alle scolaresche
Tanya González (Colidolat) e Riccardo Damasio (Laboratorio Migrazioni, Comune di Genova) introducono alla visione del film:
“Tocar y Luchar (Suonare e lottare)” di Alberto Arvelo (2007). Venezuela. Sottotitoli in italiano.
77 min.
Documentario sul Sistema de Orquestas Juveniles e Infantiles de Venezuela, una rete di 220 Orchestre Giovanili e 180 Orchestre Infantili, creata nel 1975 dall’illustre Maestro José Antonio Abreu partendo da realtà estremamente disagiate in tutto il paese.
Ore 14.30
In collaborazione con Laboratorio Migrazioni e Casa della Musica
Guido Ghetti e Guillermo Dugarte introducono alla visione del film:
“Tocar y Luchar (Suonare e lottare)” di Alberto Arvelo (2007). Venezuela. Sottotitoli in italiano.
77 min.
Documentario sul Sistema de Orquestas Juveniles e Infantiles de Venezuela, una rete di 220 Orchestre Giovanili e 180 Orchestre Infantili, creata nel 1975 dall’illustre Maestro José Antonio Abreu partendo da realtà estremamente disagiate in tutto il paese.
Ore 16.00
Tavola rotonda con:
Guido Ghetti, primo oboista, Orchestra del Teatro Carlo Felice, Genova
Guillermo Dugarte, già componente della Orquesta Sinfónica Simón Bolívar, clarinettista
Riccardo Damasio, Laboratorio Migrazioni, Comune di Genova
Andrea Masotti, Casa della Musica, Genova
Ingresso libero
Ore 10 - 11.30
Proiezione destinata alle scolaresche
Tanya González (Colidolat) e Riccardo Damasio (Laboratorio Migrazioni, Comune di Genova) introducono alla visione del film:
“Tocar y Luchar (Suonare e lottare)” di Alberto Arvelo (2007). Venezuela. Sottotitoli in italiano.
77 min.
Documentario sul Sistema de Orquestas Juveniles e Infantiles de Venezuela, una rete di 220 Orchestre Giovanili e 180 Orchestre Infantili, creata nel 1975 dall’illustre Maestro José Antonio Abreu partendo da realtà estremamente disagiate in tutto il paese.
Ore 14.30
In collaborazione con Laboratorio Migrazioni e Casa della Musica
Guido Ghetti e Guillermo Dugarte introducono alla visione del film:
“Tocar y Luchar (Suonare e lottare)” di Alberto Arvelo (2007). Venezuela. Sottotitoli in italiano.
77 min.
Documentario sul Sistema de Orquestas Juveniles e Infantiles de Venezuela, una rete di 220 Orchestre Giovanili e 180 Orchestre Infantili, creata nel 1975 dall’illustre Maestro José Antonio Abreu partendo da realtà estremamente disagiate in tutto il paese.
Ore 16.00
Tavola rotonda con:
Guido Ghetti, primo oboista, Orchestra del Teatro Carlo Felice, Genova
Guillermo Dugarte, già componente della Orquesta Sinfónica Simón Bolívar, clarinettista
Riccardo Damasio, Laboratorio Migrazioni, Comune di Genova
Andrea Masotti, Casa della Musica, Genova
Ingresso libero
Mercoledì 3 dicembre
In collaborazione con Di.S.M.e.C., Dipartimento di Storia Moderna e Contemporanea, e Di.S.C.Li.C, Dipartimento di Scienze della Comunicazione Linguistica e Culturale
La festa e il viaggio
Luisa Faldini e Morena Lanieri (Università di Genova) introducono alla visione dei film
Ore 10 – 13.30
“Madeinusa” di Claudia Llosa (2006). Perù. Sottotitoli in inglese.
100 min.
Madeinusa è una ragazza che vive a Manayaycuna, un piccolo paese sui monti peruviani. Qui, prima di Pasqua ogni azione è lecita: Dio è morto e non vede il peccato. Qualsiasi gesto si compie senza rimorsi. Madeinusa e la sua famiglia conservano questa tradizione senza metterla in questione, ma con l’arrivo di Salvador, un giovane di Lima, tutto sarà capovolto.
“Qué tan lejos” di Tania Hermida (2006). Ecuador. Sottotitoli in inglese.
92 min.
Viaggio di auto-scoperta di due donne giovani mentre viaggiano attraverso l’Ecuador facendo l’autostop in mezzo ad uno sciopero nazionale. Esperanza non troverà il paese da cartolina che cercava, nè Teresa l’amore ideale in cui credeva. Però il viaggio dimostrerà loro due che alla fine ce ne sono altri luoghi e altri amori possibili. Il film porta a una riflessione sull’identità ecuadoriana.
Ore 14,30 –17
Voci e diritti di donne
“Estrellas de la línea” del regista spagnolo Chema Rodríguez (2005). Guatemala. In lingua spagnola.
90 min.
Documentario sui racconti di vita delle giocatrici della squadra di calcio femminile de La Línea. Le protagoniste sono prostitute di Guatemala che decidono di formare una squadra di calcio per far vedere alla società che esistono e hanno una voce propria e diritti che devono essere rispettati.
Ore 16.00
Intervento a cura dell’Ambasciata del Guatemala.
Ingresso libero
La festa e il viaggio
Luisa Faldini e Morena Lanieri (Università di Genova) introducono alla visione dei film
Ore 10 – 13.30
“Madeinusa” di Claudia Llosa (2006). Perù. Sottotitoli in inglese.
100 min.
Madeinusa è una ragazza che vive a Manayaycuna, un piccolo paese sui monti peruviani. Qui, prima di Pasqua ogni azione è lecita: Dio è morto e non vede il peccato. Qualsiasi gesto si compie senza rimorsi. Madeinusa e la sua famiglia conservano questa tradizione senza metterla in questione, ma con l’arrivo di Salvador, un giovane di Lima, tutto sarà capovolto.
“Qué tan lejos” di Tania Hermida (2006). Ecuador. Sottotitoli in inglese.
92 min.
Viaggio di auto-scoperta di due donne giovani mentre viaggiano attraverso l’Ecuador facendo l’autostop in mezzo ad uno sciopero nazionale. Esperanza non troverà il paese da cartolina che cercava, nè Teresa l’amore ideale in cui credeva. Però il viaggio dimostrerà loro due che alla fine ce ne sono altri luoghi e altri amori possibili. Il film porta a una riflessione sull’identità ecuadoriana.
Ore 14,30 –17
Voci e diritti di donne
“Estrellas de la línea” del regista spagnolo Chema Rodríguez (2005). Guatemala. In lingua spagnola.
90 min.
Documentario sui racconti di vita delle giocatrici della squadra di calcio femminile de La Línea. Le protagoniste sono prostitute di Guatemala che decidono di formare una squadra di calcio per far vedere alla società che esistono e hanno una voce propria e diritti che devono essere rispettati.
Ore 16.00
Intervento a cura dell’Ambasciata del Guatemala.
Ingresso libero
Sem comentários:
Enviar um comentário