quinta-feira, 30 de abril de 2009

O meu artigo na revista do Centro in Europa

A proposito, acho que já não tenha problema algum em divulgar o artigo que escrevi para a revista do Centro in Europa, onde foi publicado no último número do 2008.
***
Hablar español e falar português alla Berio, ossia… l’arte dell’incontro
Già da marzo del 2007, alla Biblioteca Berio di Genova, il grupo de lectura en español rappresenta un riuscito esperimento di spontanea creatività culturale applicata al reciproco arricchimento e soprattutto alla reciproca conoscenza e valorizzazione.
Nato a partire dalla consolidata esperienza dei Lettori Accaniti, gruppo di lettura in italiano, di cui già faceva parte Marina Forlani – consulente del Centro Studi Medì e ispiratrice e cofondatrice del grupo – e con l’intento di valorizzare il patrimonio di libri in lingua originale in possesso della Biblioteca, si è via via sviluppato come piuttosto l’opportunità per gli immigrati latinos di esprimere la propria cultura e personalità, per i partecipanti italiani, comunque la maggioranza, di vivere nella propria città una reale esperienza di lingua e cultura ispaniche e di fruttuoso scambio di umanità.
Alla nascita del grupo de lectura en español ha concorso il fatto che proprio nel febbraio/marzo 2007, l’Universidad Nacional de Loja, tramite il Console dell’Ecuador a Genova, Dott. León Pablo Avilés Salgado, abbia donato alla Berio un consistente numero di opere di genere vario dedicate al paese sudamericano abbastanza noto alla cittadinanza genovese, data la massiccia presenza nel capoluogo ligure di immigrati ecuatoriani.
La ricerca, da parte dei fondatori latinos – l’ecuatoriana Priscila Cujilan, appassionata e intraprendente coordinatrice degli encuentros, e il peruano Ernesto Torres – di un proprio spazio culturale, si è quindi coniugata felicemente con l’impegno prezioso dei funzionari della Berio, soprattutto della Dott.ssa Alberta Dellepiane, a rendere la biblioteca quello che deve essere: uno luogo d’incontro.
Il successo del grupo de lectura en español – ormai si registrano ad ogni incontro ordinario almeno 20 presenze circa, sino al record attuale di 35 persone, perlopiù donne – ha ispirato a me personalmente – Roberto Marras, insegnante di Lettere delle Superiori con intensa esperienza di vita e lavoro in Brasile – la creazione, a partire da gennaio di quest’anno, di un grupo de leitura lusófono, che pure sta facendo registrare una partecipazione sempre più viva e numerosa.
Gli incontri dei grupos si articolano a tema: sono stati affrontati autori che sono il fior fiore della letteratura mondiale: Federico García Lorca, Jorge Luis Borges, Gabriel García Márquez, Eduardo Galeano, Julio Cortázar, Gabriela Mistral, Mario Benedetti, Nicanor Parra, Clarice Lispector, Vinícius de Moraes, Fernando Pessoa, José Saramago; nonché altri, meno noti ma non meno preziosi: Augusto Monterroso, Roberto Fontanarrosa, Nicole Lafourcade, Ismael Grasa, María Leonor Baquerizo, Gilda Holst, Alfredo Bryce Echenique, José de la Colina, Marco Denevi, René Avilés Fabila, Juan Armando Epple, Luis Felipe G. Lomelí, Omar Lara, José Leandro Urbina, Michel Montecinos, Arturo Úslar Pietri, Aquiles Nazoa, Alonso Cueto, Enrique Adoum, Víctor Heredia, Georges Bourdoukan, Carlos Drummond de Andrade, Teolinda Gersão, Maria Dirlene Trindade Marques, Thiago de Mello, ecc.
Le riflessioni sempre profonde che ispirano gli autori letti offrono in realtà l’occasione, a cui ho accennato prima, di quello scambio di umanità che è comunicazione profonda di esperienze, sensibilità, solidarietà tra persone di origine diversa che, prima di essere extracomunitari latinos – provenienti da Ecuador, Argentina, Peru, Cile, Venezuela, Colombia, Uruguay, Brasile – o Italiani o di altra nazionalità – sono intervenuti partecipanti occasionali originari di Spagna, Bulgaria, Francia – sono in primo luogo esseri umani che cercano la reciprocità nei loro simili.
L’età media dei partecipanti latinos si aggira intorno ai 35/40 anni, ma si sono visti anche ragazzi giovani, sotto i vent’anni. Si tratta perlopiù di persone colte, i cui titoli di studio spesso elevati non sono riconosciuti qui in Italia e ciò li costringe giocoforza a svolgere professioni decisamente diverse rispetto a quelle per le quali si sono preparate.
L’età media dei partecipanti italiani è invece più alta – anche se pure sono intervenuti ragazzi giovani – intorno ai 50/60 anni: molti sono i pensionati che vengono agli incontri dei grupos, dato sociologico di non irrilevante portata.
Neppure irrilevante è l’incontro tra latinos, da parte dei più superficiali o dei populisti sbattuti nel calderone degli extracomunitari sudamericani, laddove non mancano le differenze tra un argentino e un peruano, un’ecuatoriana e una chilena, senza dimenticare i brasileiros, lusofoni, e in quanto tali un unicum nell’America iberofona e latina in genere.
Negli incontri però emerge facilmente tra loro la parentela di radici e motivi, una solidarietà profonda che non è data solo dalla lingua e dalla cultura, ma anche dalla comune esperienza dell’emigrazione, esperienza ben nota anche agli Italiani, del resto.
Qualcuno, sia pure scherzando, ma non troppo, parla di Patria Grande, la patria comune di tutti i latinos. E anche degli Italiani!
Giugno scorso, per i grupos, è stato prestigioso: prima il grupo de lectura en español ha invitato alla Berio la scrittrice ecuatoriana María Leonor Baquerizo, conosciuta grazie alla giovane Prof.ssa Esther Cuesta, guayaquileña, ma docente di Letterature ispaniche presso l’Università di Amherst, Massachussets. Amica e collaboratrice del grupo, lo ha conosciuto a sua volta studiando le esperienze letterarie legate alla migrazione delle donne andine in Spagna e Italia.
La conferenza di María Leonor Baquerizo è stata un successo, salutata dalla Direttrice della Berio, Dott.ssa Maura Cassinasco, e dal Console dell’Ecuador, Dott. León Pablo Avilés Salgado, come un magnifico momento di divulgazione della cultura del paese sudamericano ormai tanto presente nel tessuto socio-culturale di Genova.
María Leonor ha anche donato alla Berio un’ulteriore importante serie di opere di autori ecuatoriani, oltre alle proprie, e ad agosto ha favorito il dono a Priscila Cujilan, a favore della Biblioteca Berio e da parte della Dirección de Cultura y Promoción Civica de la Municipalidad de Guayaquil, di un’altra collezione di opere di letteratura ecuatoriana, di cui quindi la biblioteca genovese, oggi, può vantarsi di essere specializzata.
In seguito, il grupo de leitura lusófono si è giovato dell’arrivo a Genova del gruppo di Chama Poetica – il Prof. Antônio Lázaro de Almeida Prado, già docente di Letteratura italiana all’Unesp, dove in gioventù fu anche assistente di Giuseppe Ungaretti, sua figlia e manager Fernanda Bueno de Almeida Prado, la sua ex alunna Vera Lúcia de Oliveira, oggi docente di Letteratura portoghese all’Università di Lecce e poeta, il giovane talentuoso poeta Cássio Junqueira, le cantanti Elisa Gatti e Carmen Queiroz.
Invitato al XIV Festival Internazionale di Poesia da Claudio Pozzani, il grupo ne ha organizzato un’altra interpretazione, svoltasi a Casa America grazie alla ospitalità della Prof.ssa Amina di Munno e alla collaborazione della partecipante del grupo Patrizia Ercole, attrice e docente di teatro, impegnata nella valorizzazione della poesia brasileira anche in funzione della sua opera di volontariato con i meninos de rua di São Paulo.
Il notevole successo riscosso si è poi rinnovato al Suq, dove la Chama Poetica ha approfittato della gentile ospitalità di Carla Peiroleiro.
In conclusione, i grupos stanno procedendo per la strada giusta, quella dell’arte dell’incontro tra esseri umani, a realizzare concretamente anche un importante obiettivo dell’Unione Europea, l’interculturalità, alla quale appunto la Commissione Europea ha dedicato l’anno in corso, in tempi invece nei quali strimpellano troppe sirene nazionaliste.
Per ulteriori dettagli consultare i blog dei grupos.
http://blog.libero.it/GrupodeLectura/
http://grupodeleituraberio.blogspot.com/
ROBERTO MARRAS

Sem comentários: